Meridiane

L’orologio solare ha fatto parte del quotidiano nella nostra civiltà per millenni, fin da quando è stato percepito il valore economico e psicologico del tempo.
Il fatto che questo strumento non abbia più al giorno d’oggi alcuna valenza pratica non vuol dire che queste testimonianze del nostro passato debbano essere dimenticate o peggio cancellate: si tratta di testimonianze di una cultura scientifica a volte molto avanzata, anche se non nel singolo oggetto, almeno nella cultura scientifica che vi sta alle spalle come back-ground.

Spesso poi l’approccio di persone di buon gusto hanno permesso l’abbinamento delle aride linee astronomiche con raffigurazioni artistiche e con il cosiddetto “motto” della meridiana, rendendo così l’orologio solare molto più ben accetto al pubblico anche se ignaro che l’orologio del campanile veniva periodicamente regolato con il segnale orario solare.
L’unico orologio veramente perfetto a nostra disposizione è infatti la rotazione del nostro pianeta: persino i raffinatissimi strumenti oggi utilizzati dagli enti internazionali che si occupano di questo, e che sono – volendo – più “perfetti” della rotazione terrestre, vengono regolarmente sincronizzati ogni tanti anni con il “leap-second” in modo da renderli perfettamente sincroni con la rotazione terrestre.
E’ stata la riforma dei fusi orari che ha obbligato il mondo civile a far riferimento agli orologi meccanici/elettronici ecc. anziché al sole. Da quel dì (1884) c’è stato un lungo periodo di abbandono e il degrado ha investito anche gli orologi solari più artistici e meglio inseriti. La gnomonica moderna, intesa come rievocazione, è risorta da una ventina d’anni a questa parte; forse grazie all’uso dei Computer l’impegno di tanti appassionati, in tutti i paesi del Mondo, consente a questa scienza antica e affascinante di rivivere una nuova giovinezza.
Il mio approccio è sempre stato quello di ricercare strumenti antichi da restaurare e da restituire al loro contesto culturale originario. A volte ho anche realizzato orologi solari moderni ma sempre con l’obiettivo di renderli congruenti con il contesto del territorio entro cui sono inseriti.